Bentornati.
Iniziamo con questo articolo una serie di approfondimenti legati alla cervicale, ai dolori che la coinvolgono ed alle possibili soluzioni che potresti applicare da casa.
Non vogliamo mandarti via eh, né tanto meno non farti venire in studio ma siamo convinti che se potessi lavorarci anche da casa potresti giungere ad un risultato più duraturo nel tempo, o poi magari non riesci a passare da noi in questi giorni.
Quest’oggi vorremmo parlarti specificatamente di esercizi che riguardano la mobilità cervicale.
Però, partiamo da prima nell’inquadrare il problema.
Cosa si intende per rigidità cervicale?
Quando parliamo di rigidità cervicale ci riferiamo ad un diffuso disturbo che si caratterizza da:
- Situazione di dolore diffuso alle spalle, fra le scapole e lungo il collo fino alla base del cranio, situazione di dolore e movimenti limitati soprattutto quando si ruota la testa come per guardare dietro di noi.
- A volte capita che la rigidità cervicale si associa a mal di testa, da dolori che si irradiano alle braccia e spesso costringono il corpo ad un atteggiamento posturale di chiusura e di protezione che non fa altro che acutizzare il problema.
Cause e sintomi fisici della rigidità cervicale
Se affrontiamo il problema dal punto di vista fisico (almeno in questo primo articolo è questa la nostra intenzione), possiamo notare che anche aree e distretti muscolari distanti dalla zona interessata al dolore fanno parte delle cause e generano disturbi associati.
I muscoli più spesso interessati sono:
- trapezio
- sternocleidomastideo
- elevatore della scapola
- Splenio
- Scaleni
e molte sono le cause (se escludiamo traumi da incidenti o patologie) che possono essere alla base di tale situazione, per esempio:
- Dormire in posizioni che mettono sotto stress le articolazioni. Per esempio a pancia sotto con il collo girato.
- Il sollevamento di grandi pesi quando si è stanchi o ancora fare esercizio fisico in modo veloce e senza il giusto riscaldamento
- movimenti continui di rotazione della testa da un lato o dall’altro
atteggiamenti posturali mantenuti per lungo periodo. Per esempio lavorare al pc per molte ore con lo schermo basso e non in posizione ergonomica.
Bene, adesso abbiamo chiaro quelli che possono essere le cause fisiche, cosa ci aspettiamo se ci fosse dolore e quali muscoli sono coivolti.
Ora passiamo agli esercizi.
La serie di esercizi che ti proponiamo sono esercizi specifici che andranno a lavorare direttamente sui muscoli di cui abbiamo parlato. Le serie ripetute e l’esercizio specifico comporterà una maggior lubrificazione dell’articolazione, aggiungendo a questi specifici movimenti di allungamento dolce proveremo a ridurre le tensioni accumulate.
Esercizio 1: ovvero "guarda di lato"
Ruota il capo da un lato e dall'altro, cercando di portare gli occhi verso la spalla. Il movimento è dolce e non deve mai risultare doloroso
Esercizio 2: ovvero "guarda su e giù"
Fletti ed estendi in capo come a guardarti l'ombelico e poi a guardare il soffitto.
Anche in questo caso il movimento deve risultare dolce e non forzato
Esercizio 3: ovvero "stupore di lato"
Anche in questo caso estendi la testa verso l'alto ma mantenendo la posizione con la mano sulla fronte. L'altro arto si porta verso la schiena
Esercizio 4: ovvero "l'orecchio tocca la spalla"
Cerca di raggiungere la spalla con l'orecchio, aiutandoti con la mano opposta ma senza che ciò crei dolore, salvo un fastidio lieve.
Esercizio 5: ovvero "schiaccia la testa"
Fletti la testa verso lo sterno appoggiando le mani alla base del cranio e spingendo delicatamente.
Bene, siamo giunti alla fine di questa serie di esercizi che possono aiutarti a riprendere mobilità al collo.
Ci si sente la prossima puntata dedicata alla cervicale, dove affronteremo invece l'aspetto psicosomatico.
Nel frattempo, se avessi bisogno, sai dove trovarci :)
A presto
Fabrizio ed Alessia
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