Parliamo sempre più spesso di problemi posturali, di dolori che riguardano la postura, che investono le catene cinematiche e si cristallizzano in un generale malessere.
E’ però anche vero che spesso, molto sovente, i problemi di natura psicosomatica (quindi le emozioni che proviamo) sono i principali responsabili.
Vorremmo cercare in questo articolo di approfondire l’argomento, per non pensare che sia sempre causa dello zaino portato male o delle scarpe o ancora di come stiamo seduti al volante.
A volte ci sentiamo male senza che eventuali accertamenti portino ad un riscontro. I dottori non riscontrano nulla di anomalo ma il nostro malessere è lì presente e si fa sentire ad ogni ora.
Possono essere le emozioni a giocarci brutti scherzi ed i nostri stati d’animo giocano in questo un ruolo fondamentale.
Ad elencare in maniera veloce le situazioni che si possono presentare ci troviamo in questo quadro:
- la Rabbia può causare mal di testa ed emicranie violente o ancora alcuni disturbi digestivi come il colon irritabile o la stitichezza, il reflusso o le intolleranze.
- tutte le emozioni positive inducono le nostre ghiandole endocrine a produrre endorfine ed ossitocina, donandoci quel senso di felicità e voglia di fare.
- la Tristezza (ed oltremodo la depressione) causa un rallentamento delle funzioni metaboliche e favorisce con il tempo degli scompensi di assimilazione, causando obesità.
- la Paura con il tempo può trasformarsi in ansia e depressione.
- lo Stress aumenta i livelli di cortisolo e con il tempo può causare insonnia, ritenzione idrica, stanchezza, secchezza della pelle e dei capelli.
Ma com’è possibile che il corpo sia influenzato così tanto dalle emozioni?
Se siamo interessati a qualcosa o qualcuno, tendiamo a drizzare la testa ed inclinare la stessa verso la persona con cui parliamo oppure verso l’oggetto del quale abbiamo interesse.
Se siamo tristi, oppure depressi e stanchi, tendiamo a camminare strisciando i piedi a terra e stando curvi con la schiena.
Se ci innervosiamo i muscoli si contraggono e stringiamo i pugni.
Se ci arrabbiamo i muscoli del nostro collo risultano tesi e le mascelle si contraggono, le dita dei piedi si arricciano.
Se ci sentiamo demotivati assumiamo posture lasse quando ci sediamo.
E se ci abituiamo all’atteggiamento e ci facciamo prendere dalle emozioni, se le viviamo insomma come se fossimo noi e non come se fosse solamente una cosa momentanea, ecco che con il tempo abituiamo i muscoli a vivere in quella posizione.
Proviamo a comprendere più a fondo cosa succede facendo degli esempi.
Se finiamo per provare un forte spavento ci paralizziamo, il nostro corpo allora può reagire alla paralisi emotiva scatenando un’altra forte emozione, la rabbia, che contrasta la paralisi e ci mette nelle condizioni di reagire. Se però l’emozione primaria (la paura in questo caso) è troppo forte, questa prende il sopravvento ed il corpo non riesce a mettere in atto nessuna strategia difensiva. Ecco che la catena di scompensi prende forma.
Proviamo a mettere insieme tutti quei disturbi che comunemente riscontriamo e che possono avere come causa scatenante la scorretta gestione delle emozioni?
Primo fra tutti il classico mal di testa, quelle che con termini più tecnici vengono chiamate cefalee muscolo-tensive. Ne abbiamo parlato più volte, sono spesso legate alla postura scorretta assunta davanti al computer ma se alla postura già compromettente aggiungiamo ansia da prestazione o paura di sbagliare ecco che il corpo assume una posizione da seduti con inclinazione spesso accentuata verso il monitor e le spalle ricurve.
Possiamo continuare con il classico dolore alla cervicale. Comune nelle persone che si innervosiscono facilmente e che di conseguenza, senza accorgersene, muovono a scatti il collo, quando devono guardarsi intorno.
Il viso poi, a volte, è dolorante, può questo essere causa di un’infiammazione al nervo trigemino, dovuto a continui serraggi della mascella, questi disturbi sono spesso l’espressione di manifestazioni rabbiose.
Il classico mal di schiena poi potrebbe essere correlato alla postura che assume una persona che sovente vive emozioni come la tristezza o la depressione.
E quando si arriva alla bassa schiena ecco che possono giungere dolori al nervo sciatico che si irradiano lungo tutti gli arti inferiori. Dal punto di vista emozionale tali dolori possono essere correlati a stati d’animo sottoposti a forte stress e che portano la persona a muoversi in maniera convulsa ed agitata, con conseguente contrazione dei glutei e dei muscoli addominali che sono sottoposti ad un maggiore stress per star dietro alla frenesia del momento.
Ed infine la rabbia potrebbe interessare le dita dei piedi con movimenti involontari e ciò porta a dolori nella zona dei polpacci, alle caviglie ed alla pianta del piede.
Affidarsi a professionisti in tutti questi casi potrebbe essere non solo consigliato ma fortemente necessario e noi potremmo sicuramente esserti di aiuto, non solo per superare quella fase di dolore ma per prevenire aggravanti che possono comportare nel tempo disturbi posturali più profondi.
Come sempre: possiamo essere la strada del tuo benessere. Basta volersi bene.
Fabrizio ed Alessia
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