Oggi vi vorrei parlare del massaggio connettivale, di cos'è il tessuto connettivo e di come trovare benificio lavorando su questo con una manualità mi mira a distendere la muscolatura e a lavorare di riflesso sugli organi interni.
TESSUTO CONNETTIVO
Viene definito come vari tipi di tessuto che hanno in comune la funzione di provvedere al collegamento, al sostegno e nutrimento di altri tessuti dei vari organi e che deriva dal tessuto connettivo embrionale.
Il tessuto connettivo possiede un'ampia varietà di cellule, deputate a svolgere attività diverse in relazione anche alla natura del tessuto a cui appartengono e alla posizione che questo assume nell'organismo. In generale, è possibile operare una distinzione tra le cellule deputate alla formazione e al mantenimento della matrice, cellule deputate alla difesa dell'organismo e cellule deputate a funzioni speciali, come le cellule del tessuto adiposo, che accumulano grassi come riserva energetica del corpo.
È possibile anche distinguerle in base al loro ciclo vitale in cellule fisse (macrofagi fissi, fibroblasti, adipociti), che svolgono tutta la loro vita nel tessuto connettivo, e cellule migranti (granulociti neutrofili, linfociti, macrofagi) che invece raggiungono il tessuto connettivo dalla circolazione sanguigna. Alcune di esse, come i linfociti, possono passare liberamente dal circolo sanguigno al connettivo, altre, come i granulociti neutrofili, una volta spostatisi nel connettivo non possono più far ritorno nel sangue.
Le fibre del tessuto connettivo sono immerse nella sostanza amorfa, e conferiscono stabilità strutturale alla matrice. Le fibre sono distinte in tre tipi fondamentali, a seconda della loro composizione e struttura:
fibre collagene
fibre reticolari
fibre elastiche
Vi sono diversi tipi di tessuto connettivo, classificati in base a criteri morfologici e funzionali. Il tessuto connettivo più comune, a cui ci si riferisce in genere utilizzando questo termine, viene definito tessuto connettivo propriamente detto.
Esso svolge funzioni di sostegno e di protezione, costituisce la base su cui poggiano i diversi epiteli e contribuisce alla difesa dell'organismo contro urti e traumi esterni.
Il tessuto connettivo propriamente detto si suddivide in:
tessuto connettivo denso
tessuto connettivo lasso
tessuto adiposo
tessuto cartilagineo
tessuto osseo
IL MASSAGGIO CONNETTIVALE
Il massaggio connettivale è una tecnica che interagisce con gli strati profondi dei tessuti muscolari. È qui infatti che si accumulano le tossine a seguito della pressione e dello stress a cui viene sottoposto costantemente il nostro corpo.
L'infiammazione del muscolo ne è un chiaro segnale. Ciò che la tecnica del massaggio connettivale consente è proprio lo scioglimento della tensione e il rilassamento dei tessuti muscolari interessati, comportando il rilascio di tossine e una migliore circolazione di ossigeno e sangue nel sistema.
La tecnica del massaggio connettivale si prefigge di ottenere un'azione riflessa, che va dagli stati profondi della
pelle del soggetto fino a un muscolo o un organo sofferente. In questa particolare accezione, il massaggio connettivale viene arricchito dal termine “riflessogeno”.
STORIA DEL MASSAGGIO CONNETTIVALE
È a Elizabeth Dicke. che dobbiamo la nascita del massaggio connettivale.
Nel 1929, i medici le diagnosticarono gravi problemi di circolazione alla gamba destra: l'unica soluzione ritenuta valida pareva essere l'amputazione. Costretta a letto, la Dicke iniziò a massaggiare la zona in cui la cute si era ispessita, proprio al livello del sacro.
Frizione dopo frizione, riuscì a ridurre il dolore, aumentare la temperatura corporea, con conseguenze positive sulla gamba, che iniziava a ridare primi segni di vita. Applicando lo stesso tipo di massaggio a tutta la gamba, nell'arco di un anno, risolse il problema che sembrava insormontabile.
La Dicke studiò allora a fondo i vari tipi di frizione e arrivò a teorizzare il massaggio connettivale che prende in esame determinate alterazioni della cute della schiena per capire e risolvere alcune patologie di organi profondi, collegati, per riflesso, alla pelle.
TECNICA
Un massaggiatore che utilizza questa tecnica deve necessariamente conoscere i rapporti che intercorrono tra le aree cutanee, l'innervazione somatica e le patologie degli organi interni. La seduta ha inizio con la palpazione della schiena del ricevente: solo così il massaggiatore riconosce alterazioni del tessuto cutaneo come rigonfiamento acuto, cronico e atrofia.
Per raggiungere il massimo dell'efficacia, la tecnica del massaggio connettivale prevede di iniziare dalle zone caudali del dorso. La seduta consiste in uncinature e trazioni della cute con i polpastrelli del terzo e quarto dito, prima effettuate con delicatezza poi aumentando gradualmente l'intensità.
Il massaggio porta chi lo riceve a uno stato di rilassamento totale ed è bene che il ricevente sia libero da impegni e abbia del tempo necessario al riposo dopo la seduta.
Il massaggio connettivale rilassa la muscolatura e il corpo nella sua interezza, per questo è particolarmente indicato per chi si dedica alla pratica di un’attività sportiva, ma anche per tutti coloro che accumulano sotto forma di tensione muscolare (in particolar modo su tutto il tratto del rachide) lo stress quotidiano.
Il massaggio dona inoltre maggiore mobilità articolare e aumenta la vascolarizzazione dei tessuti. Si consiglia sempre di optare per un massaggio completo (durata 1h e mezza circa) benchè possa essere effettuato, al bisogno anche solo un lavoro zonale (45 minuti circa).